Foto profilo: quale privacy?

Immagini Facebook: sono coperte da privacy? Cosa succede se si utilizza la foto profilo di un’altra persona? Sulle immagini condivise c’è il copyright?

Ognuno di noi ha due vite: una reale, un’altra virtuale. La prima si svolge in casa, sul posto di lavoro oppure nei luoghi che di solito frequentiamo; l’altra, nella piazza dei social, dove il sole splende sempre e le immagini sono sempre sorridenti. Come in un film di Tim Burton, si contrappongono due mondi: quello reale, spesso triste e grigio, e quello virtuale, dove i nostri avatar sono sempre allegri e spensierati. Il problema è che, condividendo costantemente informazioni che ci riguardano, ci esponiamo all’appropriazione di questi dati da parte di chi ha interesse ad utilizzarli. Ma non dovrebbe esserci il diritto alla privacy anche sulle foto profilo di Facebook, Instagram e di tutti gli altri social network?

In effetti è così: tutto ciò che viene postato e condiviso sui social non diventa di dominio pubblico; pertanto, l’utilizzo da parte di terzi dei tuoi dati o delle tue immagini non è lecito. Se l’argomento ti interessa e vuoi saperne di più, allora ti invito a proseguire nella lettura: vedremo insieme quale privacy c’è per le foto profilo.

Privacy: come funziona sui social?

Cominciamo subito a sfatare un falso mito, quello secondo cui tutto ciò che si trova in rete, compresi social network come Facebook e Instagram, nonché i risultati delle ricerche effettuate con Google, sia di dominio pubblico. In realtà, non è così. Non è vero che ciò che si pubblica su Facebook diventa di proprietà del social network: le foto condivise, così come qualunque altro contenuto immesso sul social, restano di esclusiva proprietà dell’utente.

Prosegui nella lettura se vuoi saperne di più; per quanto riguarda, invece, il problema del copyright sulle foto trovate con Google, ti rinvio alla lettura dell’articolo Google immagini: è legale utilizzarle?.

Foto profilo: cosa può farne Facebook?

Cosa succede nel momento in cui si carica una propria foto come profilo di Facebook? Gli altri internauti possono utilizzarla per diffonderla? Cosa può farne Facebook?

La condivisione di un’immagine o di qualsiasi altro documento o informazione all’interno di un social network permette alla piattaforma di poter utilizzarne (ma non in via esclusiva) i contenuti. Nelle condizioni d’uso di Facebook, ad esempio, c’è scritto che, quando l’utente condivide, pubblica o carica un contenuto coperto da diritti di proprietà intellettuale (ad esempio, foto o video) concede una licenza non esclusiva (anche trasferibile), per la trasmissione, l’uso, la distribuzione, la modifica, l’esecuzione, la copia, la visualizzazione, la traduzione e la creazione di opere derivate dei propri contenuti, nel rispetto della privacy e delle impostazioni scelte dall’utente.

Ciò significa, ad esempio, che se condividi una foto su Facebook, autorizzi il social network a memorizzarla, copiarla e condividerla con altri soggetti (sempre nel rispetto delle proprie impostazioni) appartenenti al gruppo Facebook (tipo WhatsApp, Messenger, Instagram, ecc.). In pratica, è come se tu dessi il consenso a Facebook di poter utilizzare la tua foto, i tuoi video, le tue informazioni, ecc.

Esiste la privacy per la foto di profilo?

Quanto appena detto significa che la condivisione della propria foto come profilo di Facebook concede solamente a questo social il diritto di poterla riutilizzare, nel rispetto del diritto alla riservatezza vigente secondo la legge. Ad esempio, Facebook non potrebbe riutilizzare una foto che hai pubblicato spontaneamente, se questa rischia di ledere il tuo onore o la tua reputazione.

Da tanto deriva che, al di fuori della piattaforma, nessun altro è autorizzato a utilizzare le tue immagini o tantomeno la tua foto profilo: per farlo, occorrerebbe il tuo espresso consenso (la liberatoria, insomma).

L’immagine di una persona fa parte di quei dati coperti da privacy il cui utilizzo può essere consentito solamente dietro espresso consenso del titolare oppure nei casi tassativamente previsti dall’ordinamento giuridico.

Foto profilo Instagram: quale privacy?

Quanto appena detto vale, ovviamente, anche per Instagram, visto che Instagram è un social network che è stato comprato nel 2012 da Facebook per la modica cifra di un miliardo di dollari.
Più in generale, comunque, quanto illustrato nei paragrafi precedenti vale per ogni tipo di social, anche per quelli che non fanno parte del gruppo Facebook.

Cosa succede se viene utilizzata la mia immagine di profilo?

Veniamo ora al punto più interessante: cosa accade se qualcuno utilizza la foto profilo di un’altra persona? Le ipotesi che si possono fare sono molteplici: pensa al giornalista che, per corredare il proprio articolo di un’immagine della persona di cui parla, decida, senza consenso alcuno, di prenderla dal profilo Facebook di quest’ultima; oppure, ancora peggio, pensa alle tante truffe che si fanno online spacciandosi per un’altra persona. Cosa succede in casi del genere?

Il comune denominatore di tutte le ipotesi in cui si utilizza la foto profilo altrui è la violazione del diritto d’autore. Secondo la legge [1], il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salvo che la riproduzione dell’immagine sia giustificata dalla notorietà o dall’ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

La giurisprudenza [2] ha affermato che, anche nell’ipotesi di immagini già rese pubbliche, come ad esempio di quelle estrapolate dai social network, è vietato ai terzi di farne un utilizzo libero. Ne consegue che l’esposizione o la pubblicazione dell’immagine altrui già nota al pubblico, in assenza di consenso costituisce un uso abusivo del ritratto.

Dello stesso tenore un’altra sentenza [3], secondo cui la pubblicazione di fotografie nella pagina Facebook di chi le ha scattate non comporta la cessione integrale dei diritti fotografici. Si formalizza, così, il riconoscimento del diritto d’autore sulle fotografie pubblicate sul social network.

Se, poi, l’impiego della foto profilo altrui è fatta addirittura per arrecare di proposito un danno (ad esempio, usandola per intenti diffamatori o altri ben più gravi), allora il fatto costituisce un vero e proprio reato.

Violazione privacy foto profilo: c’è risarcimento?

La persona la cui foto profilo sia stata utilizzata indebitamente può chiedere il risarcimento del danno e l’ordine che l’uso illegittimo cessi immediatamente. Secondo la giurisprudenza [4], la liquidazione del danno per violazione del diritto all’immagine è necessariamente equitativa, e può tenere in considerazione i seguenti elementi oggettivi: numero delle fotografie, tempo di permanenza dell’illecito, luogo di pubblicazione e importo percepito per transazioni aventi per oggetto fotografie dello stesso contenuto e, come soglia minima, i compensi convenzionalmente previsti nei tariffari.

In pratica, dovrà essere il giudice a stabilire l’importo del risarcimento spettante alla persona la cui foto profilo sia stata indebitamente utilizzata, in quanto il criterio del “prezzo del consenso” (cioè il costo che avrebbe avuto la cessione legale dell’immagine) è utilizzabile per lo più quando si tratta di immagini di persone famose.

 

Fonte: Mariano Acquaviva – laleggepertutti.it