Allerta privacy nel week end di San Valentino

I maggiori rischi durante il picco di utenti online alla ricerca dell’anima gemella o di scappatelle nella giornata degli innamorati. Tra i principali pericoli gogna online, ‘sextorsion’ e trattamenti illeciti di dati sensibili

dating online

Firenze, 9 febbraio 2021 – Si avvicina la ricorrenza di San Valentino, e in questo week end è previsto il massimo picco di milioni di utenti online in cerca dell’anima gemella o di nuove relazioni sentimentali a distanza. E con i problemi ad incontrarsi durante la pandemia, sono molti anche quelli che saranno costretti a condividere il giorno degli innamorati con il loro partner attraverso uno schermo del computer. Ad esempio, solo negli USA sono 14 milioni le coppie (pari al 4% della popolazione) che in questo periodo si devono accontentare di incontrarsi online.

Da qui al 14 febbraio cresce quindi anche il livello di allerta per i pericoli derivanti dagli incontri online, specialmente quando si usano app o siti web specializzati nel dating online.

Come spiega Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, in un approfondito articolo pubblicato sul sito ufficiale della principale associazione italiana dei professionisti della protezione dei dati e della tutela della privacy, tra i rischi più preoccupanti che possono causare danni e disagi agli “innamorati 2.0” dell’era Covid-19 vi è quello che le proprie immagini e chat confidenziali finiscano pubblicate su internet alla mercè di tutti, come è accaduto già nei giorni scorsi nel caso degli oltre 470mila sventurati utenti frequentatori della community online di Escort Reviews, traditi dall’eccessiva sicurezza del fatto di potersi celare dietro nomi di fantasia o soprannomi, e per questo lasciavano senza pudori le proprie recensioni raccontando le loro esperienze avute durante gli incontri, esponendosi adesso al pericolo di una spietata gogna online e ricatti sessuali.

Allerta privacy nel week end di San Valentino

Inoltre, un altro rischio è quello di essere sottoposti senza alcuna consapevolezza a profilazione online finalizzata alla pubblicità mirata con annunci più o meno imbarazzanti che vengono “confezionati su misura” in base agli orientamenti sessuali dell’utente, come nel caso della app Grindr, di cui si sta attualmente occupando l’autorità per la protezione dei dati personali della Norvegia, che ha aperto una procedura di infrazione con la proposta di una sanzione da 10 milioni di euro per trattamento illecito tramite pubblicità comportamentale senza un valido consenso per finalità di marketing.

La raccomandazione di Federprivacy è dunque quella di essere sempre particolarmente prudenti quando si scambiano immagini e informazioni intime tramite app e siti web di incontri online, leggendo attentamente le informative sulla privacy e i termini di servizio, che potrebbero celare strattagemmi al limite della legalità appositamente architettati per usare impropriamente le informazioni sensibili degli utenti.

 

Fonte : Federprivacy